Il Giro d’Italia in idrovolante 2025. Sulla scia della storia e delle imprese di De Pinedo e Agello
Un’impresa tra mare e cielo sulla scia della storia dell’aviazione italiana e dell’epopea degli idrovolanti, degli idrocorsa e delle trasvolate da record come quella compiuta dal tenente colonnello Francesco De Pinedo ed Ernesto Campanelli nel 1925. Una crociera di 55.000 km sul percorso Sesto Calende – Melbourne – Tokyo- Roma, della durata di 202 giorni. Una “missione” terminata alle 15:00 del 7 novembre 1925 Quando il SIAI S.16 ter battezzato “Gennariello”, ammarò sul Tevere, al ponte di Ripetta, a Roma.
Un secolo dopo, dall’Aeroporto “Giovanni Nicelli” di Venezia-Lido decolla il primo “GiDro 2025” della storia, il giro d’Italia in idrovolante. Un’iniziativa senza precedenti articolata in otto tappe, dalla città lagunare fino a Gallipoli, in provincia di Lecce, per un totale di circa 2mila km da percorrere in volo in 17 giorni. Sono almeno 12 i velivoli anfibi ultraleggeri provenienti da tutta Italia, ma anche dalla Svizzera, dall’Austria e dalla Serbia a sfrecciare lungo gli splendidi paesaggi italiani ai quali si sono aggiunti, in occasione della cerimonia inaugurale a Venezia, anche 6 aerei terrestri storici dell’Associazione Historical Aircraft Group Italy. La cerimonia si è svolta alla presenza delle autorità veneziane, dell’Aeronautica Militare, di numerose Sezioni dell’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia, oltre che dei rappresentanti delle Associazioni storiche di settore, tra cui l’Associazione Trasvolatori Atlantici. Insieme al Presidente Nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia, generale di squadra Aerea (c) Giulio Mainini, il Presidente dell’Associazione Aviazione Marittima Italiana, comandante Orazio Frigino, e il comandante del prestigioso 51° Stormo di Istrana, colonnello Fabio De Luca.
Il tour degli idrovolanti, organizzato dall’Associazione Aviazione Marittima Italiana, con la collaborazione di Aeronautica Militare, Associazione Arma Aeronautica-Aviatori d’Italia, Associazione Trasvolatori Atlantici e Associazione Pionieri dell’Aeronautica e con il
supporto del Gruppo Caroli Hotels, terrà con il naso all’insù migliaia di persone. Il “GiDro 2025” dopo la partenza da Venezia con una
sosta all’idroscalo storico Sant’Andrea dell’Isola delle Vignole è proseguito con un nuova meta: l’idrosuperficie “IdroCaproni” sul Lago d’Iseo a Marone (Brescia), l’idroscalo “Battellieri Colombo” sul fiume Ticino a Pavia, la rada antistante l’Hotel Airone e il piazzale del Museo della Linguella a Porto Ferraio sull’Isola d’Elba (Livorno), l’idroscalo storico di Vigna di Valle sul lago di Bracciano (Roma), l’area marina antistante alla Rotonda Diaz sul lungomare Caracciolo di Napoli, i Laghi di Sibari a Cassano Ionio (Cosenza), l’idroscalo storico “Luigi Bologna” a Taranto, fino ad arrivare domenica 21 settembre sull’idrosuperficie dell’Ecoresort “Le Sirenè” di Gallipoli (Lecce). Lunedì 22 settembre la cerimonia conclusiva del tour presso l’Hotel Bellavista Club di Gallipoli.
Il gruppo di idrovolanti è guidato dal capoformazione Graziano Mazzolari, esperto pilota cremonese e presidente della Scuola Italiana Volo. Nelle varie tappe, saranno organizzate numerose iniziative, tra cui conferenze e mostre a carattere aeronautico, proiezione di documentari, incontri con autorità locali e scuole, voli promozionali e anche degustazioni di specialità enogastronomiche salentine a cura della Dispensa di Caroli.

Un’epopea, quella degli idrocorsa e del Reparto Sperimentale Alta Velocità nato nel 1928 con base all’idroscalo di Desenzano, ancora oggi oggetto di videogiochi e giochi da tavolo che hanno come protagonisti piloti e aerei che parteciparono alla Coppa Schneider negli anni in cui le industrie come Fiat e Isotta Fraschini venivano incoraggiate a sviluppare linee di motori molto performanti con l’obiettivo di arrivare a grandi risultati e ricadute per l’economia.
“GiDro 2025 non è soltanto un tour aereo, ma un’iniziativa che segna una tappa importante per la storia del volo in Italia. Attraverso le sue tappe, l’evento intende valorizzare gli idroscalo storici, mantenere viva la memoria delle imprese pionieristiche dell’aviazione marittima e promuovere una cultura aeronautica accessibile a tutti” scrive la Presidenza Nazionale dell’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia presentando l’affascinante impresa: “Il GiDro vuole anche lanciare un messaggio di unità e continuità, collegando idealmente Nord e Sud del Paese con la stessa rotta che un tempo veniva tracciata dai grandi trasvolatori italiani. La presenza dell’Associazione Arma Aeronautica – Aviatori d’Italia, delle Associazioni e dell’Aeronautica Militare testimonia il forte legame fra tradizione, istituzioni e territorio, in un progetto che guarda al futuro senza dimenticare le radici”.


