Giorni di Storia

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Quando nacque la scuola per piloti militari di dirigibili. Tra questi il marinaio volante Guido Scelsi

Un pioniere dell’aviazione, un marinaio in volo sempre pronto a guardare oltre per capire e sperimentare le tecniche di volo prima con i dirigibili e poi con gli idrovolanti. Un impegno quotidiano per migliorare assieme a tecnici e specialisti aeronavi e velivoli. Il tenente di vascello Guido Scelsi come Mario Calderara, Eugenio Casagrande, Orazio Pierozzi, fa parte di quella schiera di aviatori destinati a rimanere nella storia della Marina Militare e non solo.  Scelsi conseguì, primo fra gli italiani, il brevetto di pilota di idrovolante presso la scuola europea di volo Curtiss di Juan-Les-Pins, unica scuola esistente della specialità. Nell’estate del 1911 venne condotta un’esercitazione nei pressi di Monferrato alla presenza del Re Vittorio Emanuele III con al suo fianco l’ammiraglio Paolo Thaon di Revel. Vennero impiegati aeroplani cone i Blériot, i Nieuport, i Savary e i Farman, così come la flottiglia dirigibili. Dopo diverse esercitazioni, la guerra italo-turca e la guerra di Libia in cui vennero impiegati aerei con compiti di osservazione e anche di attacco, la Regia Marina decise di dotarsi di un organico più consistente sul fronte aviatorio. Il capitano di fregato Ludovico De Filippi, vice ispettore dei Servizi Aeronautici contribuì molto per incrementare questa nuova componente. Occorre considerare che la Regia Aeronautica sarebbe nata molti anni dopo, il 28 marzo del 1923. Insieme a De Filippi parteciò a questa nuova avventura anche Guido Scelsi. Proprio De Filippi aveva ottenuto di poter far addestrare in Francia, presso la Scuola di volo Curtiss di Jean les Pins alcuni piloti ufficiali della Regia Marina al fine di poter conseguire l’abilitazione al “timone” degli idrovolanti. Con Scelsi andarono in Francia anche piloti del calibro di Manlio Ginocchio, Giovanni Roberti di Castelvero, Giuseppe Garassini Garbarini. Al rientro dei “marinai aviatori” in Italia, anche sotto l’impulso dell’ammiraglio Paolo Thaon di Revel, fu possibile far nascere la Scuola di piloti di idrovolanti a Venezia. Fu proprio il tenente di vascello Manlio Ginocchio a prenderne il comando. Venne inaugurata in un giorno memorabile: il 25 aprile, festa del Patrono della Serenissima: San Marco.

Il tenente di vascello Giulio Scelsi – Foto Ufficio Storico Marina Militare

Una storia, quella legata a Guido Scelsi e al Servizio idrovolanti della Regia Marina che non può non tenere conto di quanto aveva fatto il tenente di vascello Mario Calderara affinché si potesse sviluppare la componente navale. E’ tra il 1906 e il 1907 che proprio Calderara, amico dei fratelli Wright, aveva costruto presso l’Arsenale Militare Marittimo di La Spezia un “idroveleggiatore”, ossia un vero e proprio “idroaliante”, con il quale compì una serie di prove sperimentali facendosi rimorchiare dal cacciatorpediniere Lanciere per raggiungere una velocità tale da decollare e poi ammarare dopo aver sganciato il cavo di rimorchio. Sulla scia di Calderara il 31 ottobre 1909 il tenente di vascello Guido Scelsi collaudò il dirigibile N1 bis in volo sull’Arcipelago Toscano, compiendo il primo “raid” di 450 km senza scalo sul percorso Vigna di Valle –Napoli e ritorno, mentre il 10 maggio 1910 lo stesso Calderara conseguì, a livello nazionale, il primo brevetto di pilota di aeroplano.

Il 1911 dunque vide l’esordio degli idrovolanti, con il Capitano del Genio Navale Alessandro Guidoni, che il 5 novembre volò con un biplano Farman da lui trasformato in idrovolante, grazie all’applicazione di due galleggianti muniti di innovative alette idrodinamiche, e con Calderara, che realizzò presso l’Arsenale di La Spezia il primo idrovolante nazionale che pilotò ufficialmente l’8 giugno 1912.

Il 1911 segna anche il battesimo del fuoco della “flottiglia” aerea della Regia Marina in occasione del conflitto italo-turco in Libia. Qui aerei e dirigibili, pilotati da personale del Regio Esercito e della Regia Marina, furono impiegati per dirigere il tiro dal mare e per attività di bombardamento leggero. In tale occasione l’aereo dimostrò da subito la sua valenza tattica e si affermò altresì una figura destinata a ricoprire un importantissimo ruolo nell’Aviazione di Marina: l’Osservatore Aereo.
Nel 1912 Guidoni propose la trasformazione della Regia Nave Piemonte in nave-hangar per idrovolanti, prevedendo la presenza sopra il tetto dell’hangar di una piattaforma inclinata, lunga circa 40 mt., da impiegare come pista di decollo. Il 26 febbraio del 1914 lo stesso Guidoni sperimentò il primo lancio al mondo di simulacro di siluro, impiegando un “idrosilurante” progettato dal marchese Raul Pateras-Pescara ma costruito a Venezia sotto la sua direzione.

Il 4 giugno 1914 furono completati i lavori di modifica dell’incrociatore protetto Elba (2.732 tonnellate) – precedentemente impiegato per il rimorchio di palloni frenati – che lo trasformarono nella prima nave appoggio idrovolanti. La lungimiranza del Capo di Stato Maggiore pro-tempore, Ammiraglio Paolo Thaon di Revel, che aveva ben compreso l’importanza bellica delle unità navali dotate di aeromobili, nonché la genialità ed intraprendenza di Guidoni, consentirono nel 1915 la realizzazione della nave appoggio idrovolanti Europa (6.375 tonnellate), che richiese solo 3 mesi per la sua progettazione e costruzione (fonte: Marina Militare)

Un idrovolante della Regia Marina in volo a “pelo d’acqua” – Foto Ufficio Storico Marina Militare

Intanto proseguivano le sperimentazioni con i nuovi idrovolanti Paulhan-Curtiss e Borel che furono imbarcati su unità come l’incrociatore San Marco e le corazzate Roma e Dante Alighieri.

Nel frattempo dal punto di vista amministrativo, logistico e organizzativo, nel 1907 era stata istituita nella Sezione Trasporti del 3° Reparto del Ministero della Marina quello che verrà chiamato “Ufficio di Aeronautica” con il compito di studiare le “questioni aeronautiche” vista e considerata l’evoluzione che stava avendo il settore aviatorio.

Il 27 giugno del 1913 l’Ammiraglio Thaon di Revel costituì, presso il Reparto Mobilitazione dello Stato Maggiore, la 3a Sezione – Aeronautica. Fu l’atto che procedette ad assorbire le funzioni del’ufficio precedentemente istituito. Nacque il “Servizio Aeronautico della Regia Marina”. Nei tre mesi successivi nacque la “Regia Scuola di Aviazione della Marina” per l’addestramento del personale Pilota e Specialista. Era il 25 agosto 1913.

Nello stesso anno avvenne anche la divisione fra la componente aerea dell’Esercito e quella della Marina e con il Regio Decreto del 12 ottobre 1913 n° 1229 venne istituito il “Quadro del Naviglio Aereo”, in base al quale fu determinato che le aeronavi al servizio della Regia Marina fossero assegnate in uno speciale elenco, equiparandole alle navi iscritte nel quadro del naviglio di guerra dello Stato.

Di qui le ragioni per cui il 1913 è l’anno a cui si riconduce la nascita dell’Aviazione Navale. Ed è indubbio che tra i suoi pionieri non potrà mai mancare il nome di Guido Scelsi.

Per approfondire:

P. Alberini – F. Prosperini, Uomini della Marina 1861-1946. Dizionario biografico, USMM, Roma, 2015 (leggi qui)
A. Tirondola, Centenario Aviazione Navale. 1913-2013. Cent’anni di Aviazione Navale, Rivista Marittima, Roma, 2013 (leggi qui)
M. Cosentino, L’aviazione della Regia Marina duranta la Prima Guerra Mondiale, USMM, Roma, 2019 (leggi qui)
AA.VV. Obiettivo Grande Guerra. Gli scatti della Regia Marina sul fronte navale, aereo, terrestre, USMM, Roma, 2016 (leggi qui)