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La storia della “Brigata Ebraica” nella Seconda guerra mondiale

Nei giorni delle celebrazioni del 25 aprile, quest’anno come l’anno scorso, non sono mancate tensioni e polemiche attorno alla “Brigata Ebraica”. Giorni di Storia dedica un post speciale a questo corpo di spedizione per ripercorrerne la storia sotto il profilo storico.

Il 29 settembre del 1944 Winston Churchill annuncia al Parlamento inglese: “So benissimo che c’è già un gran numero di ebrei nelle nostre forze armate e in quelle americane; ma mi è sembrato opportuno che una unità formata esclusivamente da soldati di questo popolo, che così indescrivibili tormenti ha dovuto patire per colpa dei nazisti, fosse presente come formazione a sé stante fra tutte le forze che si sono riunite per sconfiggere la Germania”.

Costituito proprio nel 1944 del Corpo facevano parte molti soldati ebrei già inseriti nel Palestine Regiment, formatosi nel 1941, quando l’avanzata del comandante nazista Erich Rommel, “la volpe del deserto”, sembrava irresistibile e costrinse gli inglesi alla mobilitazione di tutte le forze disponibili. Agli ebrei della Terra d’Israele si aggiunsero ebrei provenienti anche da altre terre, allora soggette al controllo britannico (Canada, Sudafrica e Australia), cui si sarebbero uniti poi altri militari ebrei, di origine polacca e russa.
La Brigata fu inviata nel 1944 sul fronte italiano. Dopo essere sbarcata a Taranto, fu integrata nell’VIII Armata inglese e risali’ la penisola lungo il versante adriatico.

Il 27 marzo 1945 la Brigata fu affiancata al Gruppo di Combattimento “Friuli” con il quale fu protagonista dello sfondamento della Linea Gotica nella vallata del Senio. Dal 3 aprile 1945 si trasferi’ a Brisighella dove le fu consegnata per la prima volta la bandiera di brigata: azzurro-bianco-azzurro con la stella di David al centro (molto simile a quella d’Israele, ma non la stessa).
La Brigata, dislocata nei pressi di Alfonsine, combatte’ con le proprie insegne a fianco delle unita’ italiane e polacche. Si distinse in numerose operazioni militari per la liberazione della Romagna e dell’Emilia. I suoi Caduti sono tumulati al cimitero di Pingipane a Ravenna.

Nel dopoguerra, per onorare degnamente i militari del Commonwealth deceduti nell’ambito della seconda guerra mondiale, furono creati appositi cimiteri militari in prossimità dei principali luoghi di combattimento. L’architetto principale che ne curò la realizzazione fu Luis de Soissons, che li disegnò in modo che questi cimiteri simboleggiassero l’esercito stesso, con le file di tombe ben ordinate per richiamare alla mente l’immagine del battaglione in parata. Inoltre ogni cimitero doveva salvaguardare i principi dell’uguaglianza fra i soldati morti e del rispetto fra gli individui, per questo ogni lapide, oltre ai dati identificativi del caduto, reca lo stemma del reparto, il numero di matricola e il simbolo della propria fede religiosa.

In Italia i militari del Commonwealth deceduti per liberarci dai nazifascisti sono oltre 40.000, sepolti in 39 cimiteri di guerra; mentre 1.500 sono stati cremati ed i loro nomi vengono tuttora ricordati in monumenti commemorativi presenti in tre diversi cimiteri.

Inoltre più di 4.000 militari, di cui non si conosce il luogo di sepoltura, sono ricordati nel monumento commemorativo di Cassino (Frosinone).

La Commissione delle tombe dei caduti in guerra del Commonwealth (CWGC), ha l’incarico di:
– conservare le tombe di 1,7 milioni di membri delle Forze Armate del Commonwealth che caddero durante le due guerre mondiali,
– di costruire e mantenere cippi commemorativi ai caduti di cui non si conosce il luogo di sepoltura,
– e di mantenere registrazioni e documenti relativi ai cimiteri e ai monumenti commemorativi esistenti nella maggior parte dei paesi del Commonwealth.

Essi sono di varie nazionalità (Inglesi, Canadesi, Israeliani, Greci, Polacchi, Neozelandesi, Indiani, Nepalesi e Sud Africani).

Durante le ricerche svolte recentemente come Associazione abbiamo identificato un centinaio di caduti ebrei sepolti in Romagna, di questi ben 41 appartenevano alla Brigata Ebraica e sono stati sepolti in cinque cimiteri diversi: Ravenna (36), Forlì (2), Faenza (1), Bologna (1) e Coriano (1)

In Emilia-Romagna esistono ben 13 cimiteri di guerra del Commonwealth all’interno dei quali sono sepolti 8.628

(fonte: www.brigataebraica.org)