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Oltrecortina: viaggio nei regimi dell’est. Il diario di Annalia Guglielmi

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Annalia Guglielmi con Giovanni Paolo II e Lech Walesa

Un libro rivolto alle giovani generazioni e a chi viole capire cosa effettivamente successe dall’inizio della “Guerra fredda” alla caduta del Muro di Berlino nel 1989.

Oltrecortina. Diario di un viaggio nei regimi totalitari dell’Est di Annalia Guglielmi (Euno Edizioni, 2016) è un volume di 271 pagine dense di umanità, avvincente e a tratti commovente, perché racconta due decenni di Storia – dalla meta degli anni ’70 al periodo immediatamente successivo alla caduta del muro di Berlino –  in larga parte dell’est europeo (dalla Polonia all’Ungheria alla Cecoslovacchia), attraverso la rischiosa esperienza e le avventurose vicissitudini di una universitaria di 20 anni che da Bologna si trasferisce a Budapest, affascinata dallo spirito missionario di un sacerdote di Forlì, don Francesco Ricci (1930-1990), intellettuale cattolico che fu tra i collaboratori della prima ora di don Luigi Giussani nell’esperienza educativa di Gioventù studentesca, grande tessitore di una trama di relazioni che spaziava dall’Europa dell’est all’America latina.

Oltrecortina ha così il doppio valore di essere, in particolare per il pubblico giovane al quale innanzitutto si rivolge, una lettura storica ed insieme «una testimonianza umana e culturale che nasce dalla scelta coraggiosa di una giovane universitaria italiana di immedesimarsi in quella storia, facendola diventare in qualche modo propria», come scrive nella postfazione al libro il sociologo Claudio Saita, direttore della collana Prosopon della Euno Edizioni.

Oltrecortina non è solo un racconto del passato, ma un racconto volto al presente che «costituisce un messaggio per l’oggi, per non dimenticare», come sottolinea nella prefazione il filosofo Massimo Borghesi.

Il volume è arricchito da un’appendice storicamente rilevante sulle vicende che accaddero in Polonia, in Ungheria, in Cecoslovacchia e negli altri Paesi dell’Est con interviste a Lech Wałęsa e a Wojciech Jaruzelski.