Giorni di Storia

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Cambio di comando al 31° di Ciampino nel 90° anniversario dello Stormo

Al servizio dell’Italia e dei cittadini con le ali spiegate “a rinnovar le gesta”, sulla scia di un motto e di una tradizione che fanno del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare un gruppo di donne e di uomini impegnati 24 ore su 24, con professionalità e competenza, a compiere missioni complesse, difficili e spesso pericolose. Dal 5 ottobre 2023 il colonnello pilota Marco Angori ha assunto il comando del 31° subentrando al colonnello pilota Gianmattia Somma: “Il nostro è un lavoro di squadra che ogni giorno getta il cuore oltre l’ostacolo” ha sottolineato Somma rivolgendosi ai presenti, “un servizio a cui si è chiamati sempre, in qualsiasi orario e nelle festività, nei momenti liberi che spesso vengono sottratti alla famiglia”. Un sacrificio “che viene compiuto con senso del dovere e responsabilità” ha ribadito il colonnello Angori citando Napoleone e  “il coraggio delle tre del mattino”, quello che parte dalla grande forza d’animo capace di affrontare i problemi e le difficoltà. Quello del 31° Stormo è un’attività “che avviene nel silenzio delle luci dei riflettori” ha aggiunto Angori. Sono centinaia, infatti, gli interventi salvavita che vengono compiuti ogni anno dai velivoli del 31° Stormo, dotato del Falcon 50, del Falcon 900 EX, del Falcon 900 Easy, dell’Airbus 319 CJ, dall’elicottero Leonardo VH-139.

Il momento di avvicendamento al comando del 31° Stormo tra il colonnello Somma e il colonnello Angori – Foto Aeronautica Militare

Alla cerimonia, presieduta dal Comandante delle Forze di Mobilità e Supporto, generale di divisione aerea Enrico Degni, erano presenti le autorità civili e religiose, tra i quali la sindaca di Ciampino Emanuela Colella e le rappresentanze dell’Associazione Arma Aeronautica e dell’Associazione Trasvolatori Atlantici.

L’intervento del Generale di Divisione Aerea Enrico Degni durante la cerimonia – Foto Aeronautica Militare

Una storia che parte da lontano, quella del 31° Stormo. Era il 1° ottobre 1933, presso l’idroscalo di Orbetello, erede del nucleo “trasvolatori di Italo Balbo”, quando fu creato lo stormo sperimentale da bombardamento marittimo che, il 1° gennaio 1936, assunse la definitiva denominazione di 31° Stormo. Il 28 marzo 1937 venne consegnata la bandiera di guerra e, nel 1938, vennero adottati come stemma di reparto la polena alata ed il motto “a rinnovar le gesta”. Il 3 giugno 1940 lo stormo venne trasferito dall’idroscalo di Orbetello all’aeroporto di Cagliari-Elmas da  dove  venne  effettuato  il  primo  volo  di  guerra  della  Regia  Aeronautica. Il  5  novembre  1940  il  31°  Stormo  venne  posto  in  posizione  quadro  per  le  eccessive perdite in combattimento. Il 1° febbraio 1953 presso l’Aeroporto di Centocelle venne costituito il 31° Stormo Elicotteri che prese parte alle operazioni di soccorso delle popolazioni presso Cefalonia sconvolte da un terribile terremoto. L’ammirevole opera compiuta ne fece presupporre una nuova modalità di impiego: Reggio Calabria il 22  ottobre  1953, Lucania e Puglia il  9  novembre  1953, Castel Saraceno (PZ)  nel   gennaio   1954   sono  i   luoghi   ove   il   reparto   fu   chiamato   ad   operare trasportando feriti, sfollati e generi di primo conforto. Il 28 gennaio 1954  fu effettuato  il primo trasporto sanitario d’urgenza con un elicottero dall’isola di Ventotene.  Da quel momento, laddove l’emergenza diveniva realtà, il centro elicotteri era presente con i propri mezzi e personale, così come nell’autunno del 1954 nel salernitano, inverno ‘54-’55 Bari, Benevento, Campobasso, Frosinone, Pescara, Teramo, L’Aquila, Rieti, Perugia e nell’autunno ’63 Vajont.

Il  1°  marzo  1965,  il  centro  elicotteri  cambia  denominazione  ed  assume  la  definitiva configurazione  di  31° Stormo.  La  polena  alata  della  nave  degli  argonauti viene  sostituita dalla vite di Leonardo da Vinci e tra i compiti assegnati al Reparto, al trasporto di autorità, si affianca  la  necessità  di  sopperire  ai  collegamenti  con  centri  isolati  e  per  ogni  evenienza  di Protezione Civile. Le  alluvioni  di Firenze,  del  polesine,  della Campania e  del  biellese,  sono  altri  teatri d’operazione per il reparto la cui bandiera di guerra, nel gennaio 1971, riceve la medaglia d’argento al Valor Civile.

Un Falcon 900 in volo – Foto Aeronautica Militare

Oggi la missione del 31° Stormo punta sulle attività di trasporto aereo al fine di soddisfare le esigenze di mobilità delle alte cariche dello Stato, di Governo e dei vertici militari. Garantisce inoltre il trasporto sanitario d’urgenza e per ragioni umanitarie di pazienti  in  imminente  pericolo  di  vita,  equipe  mediche,  organi  a  favore della collettività nazionale, oltre che per interventi a favore di persone in situazioni di rischio. Il Trasporto Sanitario  di  Stato  si  identifica  sostanzialmente  in  due tipologie di missione: il Trasporto Sanitario d’urgenza e il Trasporto aereo di Stato per ragioni umanitarie effettuato per esigenze di cittadini italiani all’estero.

È strutturato in modo da  garantire  una  copertura  H24  per  365  giorni l’anno. Può essere effettuato a favore di persone gravemente ammalate o in imminente pericolo di  vita,  le  cui  condizioni  critiche  richiedono  il tempestivo intervento del mezzo aereo. A tal  fine,  viene  quindi  assicurata,  senza  soluzione  di  continuità,  la disponibilità  di  un  assetto  aereo  in  prontezza  al  decollo  in  2  ore dall’attivazione. Il 31° Stormo impiega quotidianamente, per questa attività, un minimo di due equipaggi di volo. Peculiarità del Reparto è,  infine, l’Ufficio  Attività  Protocollari,  il  cui personale  è  deputato  a  predisporre,  gestire  e  svolgere  le  attività connesse al transito delle Alte Cariche dello Stato e di Governo della Repubblica Italiana e straniere, con particolare riferimento alla sicurezza, al cerimoniale e all’assistenza tecnico-logistica.

L’equipaggio del 31° Stormo durante un trasporto sanitario d’urgenza per imminente pericolo di vita – Foto Aeronautica Militare

Lo stemma, il motto e la memoria del primo aviere Carmelo Raiti

Lo stemma del 31° Stormo riproduce l’aquila dell’Aeronautica Militare integrata nella prua di un’imbarcazione, quella degli Argonauti, illuminata dalle sette stelle delle Pleiadi. Deriva dal distintivo della 1ª Squadriglia navale S.A., formata nel 1918 a Venezia-San Nicolò e comandata da Gabriele D’Annunzio. Il motto dello stormo è “A rinnovar le gesta” ed è intitolato al primo aviere armiere siciliano Carmelo Raiti, Medaglia d’Oro al Valor Militare, che il 3 aprile 1941 fu protagonista, a bordo dell’aereo da ricognizione marittima Cant Z. 506B assieme al tenente pilota Raffaele Fiocca e all’Osservatore, guardiamarina Giovanni Zen Mora, di un’operazione di ricerca di una portaerei nemica. Il velivolo venne attaccato da tre caccia e nel combattimento Raiti venne gravemente ferito ad una gamba e ad un braccio, ma continuò a sparare con la mitragliatrice della torretta riuscendo ad abbattere un avversario. Purtroppo venne colpito mortalmente alla testa da un secondo mitragliamento. Dopo 18 ore di permanenza in mare, i superstiti approdarono sulla costa algerina, nei pressi di Damous da dove tornarono in Italia.

 

 

 

Una pagina di giornale dedicata al primo aviere armiere Carmelo Raiti

Una delle storie del secondo volume della collana fumetti pubblicata in occasione del centenario dell’Aeronautica Militare è dedicata alle donne e agli uomini del 31° Stormo. Il titolo della graphic novel è “In volo per la vita” e racconta le testimonianze di grande umanità e di professionalità che esprimono non solo la competenza e l’addestramento, ma soprattutto lo spirito di servizio degli uomini e delle donne dell’Arma Azzurra al tempo del Covid e dell’emergenza sanitaria, ma anche durante missioni difficili come i trasporti sanitari d’urgenza e il biocontenimento.

Vincenzo Grienti