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19 marzo 1958: nasce il Parlamento Europeo

Il 19 marzo 1958 nasce l’Assemblea parlamentare europea la quale, il 30 marzo 1962, prende il nome di Parlamento europeo. Quest’ultimo è una delle sette istituzioni dell’Unione Europea insieme al Consiglio europeo, il Consiglio dell’UE, la Commissione europea, la Corte di giustizia dell’Unione europea, la Banca centrale europea e la Corte dei conti. Ma quale è il ruolo del Parlamento europeo? Intanto facciamo un piccolo passo indietro e ricordiamo brevemente l’origine dell’Unione europea. Quest’ultima, sebbene sia apprezzata da molti e criticata da altri, è un’unione politica ed economica a carattere sovranazionale presente nel nostro continente formalmente dal 1957. In realtà, l’idea di un’Europa unita inizia ad essere viva subito dopo la seconda guerra mondiale. Lo scopo era quello di creare un clima di pace e cooperazione affinché non si ripetessero gli orrori della guerra.

Di notevole importanza è la cosiddetta “Dichiarazione Schuman”, ovvero il discorso tenuto a Parigi nel maggio 1950 da Robert Schuman, l’allora Ministro degli esteri del governo francese. Essa è considerata il punto di partenza del processo d’integrazione europea. Uno dei punti chiavi su cui insiste Schuman è la creazione di una Alta Autorità che sorvegli la produzione franco-tedesca di carbone e acciaio. Quest’ultima avrebbe assicurato lo sviluppo economico dei paesi europei e, principalmente, avrebbe soppresso la rivalità storica tra Francia e Germania scongiurando l’ipotesi di una guerra futura. Di fatto, l’auspicio trovò realizzazione poco meno di un anno dopo con la creazione della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA). I primi Stati ad aderire a questa Comunità furono Francia, Germania, Belgio, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi.

Alla CECA venne poi ad aggiungersi la Comunità Economica Europea nel 1957 con il Trattato di Roma. Quest’ultima sarebbe stata poi sostituita dalla Comunità Europea con il Trattato di Maastricht del 1992 che propose come obiettivo il raggiungimento di un’unione monetaria, la quale si realizzerà nel 2002 con l’introduzione dell’Euro. Infine, con il Trattato di Lisbona del 2007, viene costituita l’attuale Unione europea.

Il Parlamento europeo è un’istituzione che rappresenta i popoli dell’Unione europea e, dal 1979, l’unica in Europa a essere eletta direttamente dai cittadini dell’Unione ogni cinque anni. Inoltre, il proprio corpo elettorale costituisce il più grande elettorato democratico trans-nazionale nel mondo. Esso esercita la funzione legislativa dell’UE insieme al Consiglio dell’Unione europea stessa e, in alcuni casi stabiliti dai trattati, ha il potere di iniziativa legislativa che generalmente spetta alla Commissione europea. Inoltre, si occupa della procedura di approvazione del bilancio dell’UE, elegge il Presidente della Commissione e approva, o respinge, la nomina della Commissione nel suo insieme.

Con il ritiro del Regno Unito dall’UE, avvenuto il 21 gennaio 2020, il Parlamento europeo è sceso a 705 seggi. I seggi britannici sono stati ridistribuiti ad altri paesi o posti in riserva per eventuali futuri allargamenti.

Le norme generali relative alla composizione del Parlamento europeo sono stabilite all’articolo 14 del Trattato sull’Unione europea il quale cita:

  1. Il Parlamento europeo esercita, congiuntamente al Consiglio, la funzione legislativa e la funzione di bilancio. Esercita funzioni di controllo politico e consultive alle condizioni stabilite dai trattati. Elegge il presidente della Commissione.
  2. Il Parlamento europeo è composto di rappresentanti dei cittadini dell’Unione. Il loro numero non può essere superiore a settecentocinquanta, più il presidente. La rappresentanza dei cittadini è garantita in modo degressivamente proporzionale, con una soglia minima di sei membri per Stato membro. A nessuno Stato membro sono assegnati più di novantasei seggi.

Il Consiglio europeo adotta all’unanimità, su iniziativa del Parlamento europeo e con l’approvazione di quest’ultimo, una decisione che stabilisce la composizione del Parlamento europeo, nel rispetto dei principi di cui al primo comma.

  1. I membri del Parlamento europeo sono eletti a suffragio universale diretto, libero e segreto, per un mandato di cinque anni.
  2. Il Parlamento europeo elegge tra i suoi membri il presidente e l’ufficio di presidenza.

A capo del Parlamento vi è il Presidente, il quale è eletto per un mandato rinnovabile di due anni e mezzo tra i deputati del Parlamento. Il Presidente rappresenta il Parlamento all’esterno e nelle sue relazioni con le altre istituzioni dell’UE. Rende esecutivo il bilancio dell’Unione dopo che quest’ultimo è stato approvato dal Parlamento e lavora affiancato dai 14 vicepresidenti.

In più, sorveglia le discussioni in plenaria e garantisce il rispetto del regolamento del Parlamento.

La plenaria, dunque, è il Parlamento europeo in senso stretto e le sedute plenarie sono dirette dal Presidente che apre le udienze con un tributo o un discorso su un tema di attualità. Il Parlamento si riunisce a Strasburgo ogni mese, tranne che in agosto, per un’adunanza che dura quattro giorni. Per quanto riguarda i seggi, essi sono attribuiti ai deputati in base alla loro appartenenza politica.

Gli organi politici del Parlamento comprendono l’Ufficio di presidenza, la Conferenza dei presidenti, i cinque questori (responsabili delle attività amministrative e finanziarie dei deputati), la Conferenza dei presidenti di commissione e la Conferenza dei presidenti di delegazione.

In aggiunta, il Parlamento invia una delegazione presso l’Assemblea parlamentare paritetica istituita nell’ambito dell’accordo stipulato tra gli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP) e l’Unione europea.

Relativamente ai deputati, essi non sono suddivisi in delegazioni nazionali, bensì in formazioni transnazionali costituite sulla base delle affinità politiche. A norma del regolamento, un gruppo politico deve essere composto da deputati eletti in almeno un quarto degli Stati membri e deve constare di almeno 23 deputati.

Attualmente l’Unione Europea conta 27 membri:

Belgio, Francia, Germania (inizialmente solo la Germania occidentale, la Germania dell’Est è entrata nell’UE nel 1990), Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi come paesi fondatori dal 1957, Danimarca e Irlanda annesse nel 1973 (il medesimo anno dell’annessione dell’ex membro Regno Unito), Grecia annessa nel 1981, Portogallo e Spagna annessi nel 1986, Austria, Finlandia e Svezia annesse nel 1995, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria annessi nel 2004, Bulgaria e Romania annesse nel 2007, Croazia annessa nel 2013.

Tra i paesi candidati all’ingresso nell’Unione Europea troviamo: Albania, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia, Turchia, Bosnia-Erzegovina, Ucraina, Georgia e Moldavia.

Il numero di deputati al Parlamento europeo da eleggere in ciascuno Stato membro è stato concordato come segue: Germania 96; Francia 79; Italia 76; Spagna 59; Polonia 52; Romania 33; Paesi Bassi 29; Belgio, Grecia, Ungheria, Portogallo, Svezia e Repubblica ceca 21; Austria 19; Bulgaria 17; Finlandia, Danimarca e Slovacchia 14; Irlanda 13; Croazia 12; Lituania 11; Lettonia e Slovenia 8; Estonia 7; Cipro, Lussemburgo e Malta 6.

Infine, il Parlamento europeo ha la sua sede ufficiale a Strasburgo dove si celebrano le sessioni plenarie. Le riunioni delle commissioni invece, si svolgono a Bruxelles. A Lussemburgo si trova la sede del Segretariato generale.

Tra i padri dell’Europa occorre non dimenticare Alcide De Gasperi, primo presidente del consiglio dei ministri italiano dopo il secondo conflitto mondiale. Qui riproponiamo un podcast sul senso e il significato di democrazia. 

Stella Merlini
Studiosa di storia