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12 gennaio 1882: nasce Pinocchio di Carlo Collodi

Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino è un romanzo scritto da Carlo Collodi (pseudonimo dello scrittore Carlo Lorenzini) a Firenze nel 1881. Si tratta di un classico della cosiddetta letteratura per ragazzi, benché grazie al giudizio favorevole di Benedetto Croce, che ne scrisse nel 1903, sia rientrato a pieno titolo nella letteratura. Il romanzo ha come protagonista un notissimo personaggio di finzione, appunto Pinocchio, che l’autore chiama impropriamente burattino, pur essendo morfologicamente più simile una marionetta (corpo di legno con articolazioni, mosso dai fili) al centro di celeberrime avventure.

Il personaggio di Pinocchio – burattino umanizzato nella tendenza a nascondersi dietro facili menzogne e a cui cresce il naso in rapporto a ogni bugia che dice – è stato fatto proprio con il tempo anche dal mondo del cinema e da quello dei fumetti. Sulla sua figura sono stati inoltre realizzati album musicali e allestimenti teatrali in forma di musical.

All’inizio, Collodi pubblicò il suo capolavoro a puntate, quasi per caso e senza troppa voglia, sulla prima annata del 1881 del Giornale per i bambini diretto da Ferdinando Martini, un periodico settimanale pubblicato come supplemento del quotidiano Il Fanfulla, nella quale vennero pubblicati i primi otto episodi di Pinocchio. Collodi definisce il suo lavoro «una bambinata» e dice al direttore del giornale: «Fanne quello che ti pare; ma, se la stampi, pagamela bene, per farmi venire voglia di seguitarla». Il titolo della fiaba, all’inizio, fu: La storia di un burattino. La prima puntata apparve sul numero del 7 luglio; ne seguirono altre sette, rispettivamente il 14 luglio, 4 e 18 agosto, 8 e 15 settembre, 20 e 27 ottobre.

Particolare interessante, nell’ultimo episodio dell’anno si legge: Continuazione e fine. L’intenzione di Collodi era infatti quella di concludere il racconto con il burattino che, impiccato, «stirò le gambe e, dato un gran scrollone, rimase lì come intirizzito.» In seguito alle proteste ansiose e rammaricate dei piccoli lettori, il giornale convinse Collodi a continuare la storia. Il lavoro, tuttavia, non fu agevole, tanto che occorsero altri due anni per vederne la conclusione, giungendo al classico finale che oggi si conosce, con il burattino che assume le fattezze di un ragazzo in carne e ossa. Dalla seconda annata in poi, la favola mutò definitivamente il titolo in: ’’Le avventure di Pinocchio’’.

La prima edizione in volume venne pubblicata, con alcune modifiche, nel 1883 dalla Libreria Editrice Felice Paggi con le illustrazioni di Enrico Mazzanti (Per saperne di più)

Tra i film di maggiore successo c’è lo sceneggiato prodotto dalla Rai e trasmesso nell’aprile del 1972, Le avventure di Pinocchio, vede Nino Manfredi cimentarsi con il personaggio di Mastro Geppetto, il papà del burattino-monello più famoso del mondo. Le 5 puntate, per la regia di Luigi Comencini (1916-2007), andò in onda su Programma Nazionale nell’aprile del 1972. In seguito Comencini ne realizzò anche uno in 6 puntate.

Liberamente tratto dal classico della letteratura per ragazzi di Carlo Collodi Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino (1881), lo sceneggiato è stato scritto da Comencini insieme a Suso Cecchi d’Amico (1914-2010). Cast d’eccezione per una delle fiction Rai più amate e seguite dal pubblico italiano, oltre a Nino Manfredi, Gina Lollobrigida, Vittorio De Sica, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Stefano Satta Flores, Renzo Montagnani e il giovane interprete di Pinocchio Andrea Balestri.

Giulio Marsili