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Scacchi: passione in presenza, ma anche online

Centinaia di tornei e migliaia di giocatori in tutto il mondo che si danno battaglia tra torri e cavalli, donne e alfieri sulle più disparate piattaforme online: Chess.com, Scacchisti.com, Premium Chess, Chess24.com e molti altri per divertirsi e affrontare appassionati ed esperti del “nobil giuoco” anche online e non solo in presenza. Al riguardo non mancano dibattiti e discussioni, ma il mondo è cambiato e moltissimi giocatori, complice anche la pandemia da Coronavirus che ha caratterizzato il 2020 e il 2021, hanno trovato spazio che in tempi di lockdown era impossibile occupare per via delle restrizioni.
Certo, dubbi, perplessità e interrogativi del giocare a scacchi sul web non mancano, primo tra tutti la sicurezza che l’avversario non stia barando. E’ pure vero che la possibilità di disputare tornei ufficiali, organizzati o comunque “autorizzati” dalla Federazione, regolarmente arbitrati e con avversari non anonimi, ma di cui si conoscano nome e cognome, è sicuramente una svolta. Se a questo si aggiunge la garanzia della sicurezza e della protezione dei minori l’idea diventa interessante. E’ questo il progetto a cui sta lavorando la Federazione Scacchistica Italiana (Fsi), la prima Federazione Sportiva in Italia che affiancherà al tesseramento tradizionale, quello a tavolino “in presenza”, un altro specifico per disputare tornei on line. Si tratta di un’idea ormai in fase già avanzata, che dovrebbe diventare realtà nel giro di pochi mesi.
Il gioco on line è ormai diffusissimo, sulle più diverse piattaforme, e il numero di appassionati è cresciuto sensibilmente durante i mesi del lockdown. Ma normalmente non c’è alcuna sicurezza che l’avversario non stia effettuando “cheating” e resta comunque un gioco disorganizzato, che può servire da divertimento o da allenamento, ma non è una competizione “vera”.
La Fsi invece vorrebbe offrire a questi appassionati la possibilità di giocare veri e propri tornei, ufficiali e diretti da un arbitro, riservati a chi sottoscrive una tessera, che comunque avrà un costo estremamente ridotto. I giocatori avranno un Elo (il sistema di valutazione dei giocatori di scacchi) specifico e assegnato dalla Federazione, e che ovviamente varierà a seconda dei risultati, mentre la piattaforma prescelta garantirà un sistema anti cheating certificato dalla Fide (la Federazione internazionale degli scacchi), che individuerà in tempo reale i sospetti imbroglioni: dopo di che saranno gli arbitri a decidere di sospenderli o escluderli dalle competizioni.
Grande attenzione sarà data alla sicurezza dei minorenni: sarà impossibile iscriversi senza il consenso di un genitore, e saranno interdette le comunicazioni con utenti adulti. Vietato l’anonimato: a ogni nickname corrisponderà una persona perfettamente identificabile.
In questo modo si svilupperà un “circuito” on line parallelo a quello a tavolino, con campionati italiani, regionali, provinciali, assoluti e femminili o juniores esclusivamente on line, ma anche con tornei di livello nazionale e locale, da giocare comodamente a casa propria, magari nelle ore serali, in un momento di relax dopo una giornata di lavoro.
In questo modo la Fsi si inserirebbe in una tendenza già forte a livello internazionale: la Fide per esempio ha organizzato già due edizioni delle Olimpiadi on line  e il suo presidente, Arkady Dvorkovich, ha annunciato che molto probabilmente nel 2022 esisterà anche un Campione del mondo on line.