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Il 12 aprile 1945 moriva Franklin Delano Roosvelt

Il 12 aprile 1945 muore il Presidente americano Franklin Delano Roosvelt. Aveva 63 anni. E’ stato l’unico presidente degli Stati Uniti d’America a essere eletto per più di due mandati consecutivi, vincendo le elezioni presidenziali per ben quattro volte (1932, 1936, 1940 e 1944). Rimase in carica dal 1933 fino alla sua morte.

Sarà per sempre ricordato come il Presidente Usa che diede vita a quel vasto e radicale programma di riforme economiche e sociali attuato fra il 1933 e il 1937 conosciuto con il nome di “New Deal”, grazie al quale gli Stati Uniti riuscirono a superare la grande depressione dei primi anni trenta. Fra le sue più importanti innovazioni vanno ricordati il Social Security Act – con il quale furono introdotte per la prima volta negli Stati Uniti d’America l’assistenza sociale e le indennità di disoccupazione, malattia e vecchiaia – e la creazione dell’Agenzia per il controllo del mercato azionario (SEC).

Nel suo primo discorso di insediamento, il 4 marzo 1933, disse: «Sono convinto se c’è qualcosa da temere è la paura stessa, il terrore sconosciuto, immotivato e ingiustificato che paralizza. Dobbiamo sforzarci di trasformare una ritirata in una avanzata. [..] Chiederò al Congresso l’unico strumento per affrontare la crisi. Il potere di agire ad ampio raggio, per dichiarare guerra all’emergenza. Un potere grande come quello che mi verrebbe dato se venissimo invasi da un esercito straniero».

Con lui gli Stati Uniti entrarono nella Seconda guerra mondiale dopo l’attacco di Pearl Harbor. Rimase celebre il suo discorso per il quale sullo stato dell’Unione nel 1941. Questo è anche conosciuto come il “discorso delle Quattro Libertà”. Il suo messaggio al Congresso e alla nazione l’8 dicembre 1941, dopo l’attacco di Pearl Harbor, entrò nella storia con la frase: «Il 7 dicembre 1941 – una data che vivrà nell’infamia». Dopo questo discorso gli USA entrarono nella seconda guerra mondiale a fianco degli Alleati.

Con il suo ottimismo, la sua calma e la sua capacità di giudizio, ebbe un ruolo molto importante nello sviluppo della potenza militare statunitense. Fu coinvolto in quella “Grande Alleanza” con il Regno Unito di Winston Churchill e con l’Unione Sovietica di Stalin soprattutto nella fase finale del secondo conflitto mondiale e nelle decisioni geopolitiche.

Il 14 gennaio 1943 Roosevelt fu il primo presidente degli Stati Uniti a viaggiare in aereo durante la carica, con il suo volo da Miami al Marocco per incontrare Winston Churchill e discutere della Seconda guerra mondiale. L’incontro si concluse il 24 gennaio. Tra il 4 e l’11 febbraio del 1945 partecipò, insieme a Stalin e Churchill, alla Conferenza di Yalta, il più famoso degli incontri nei quali fu deciso quale sarebbe stato l’assetto politico internazionale al termine della guerra.

Sostenne anche, a partire dal 1942, lo sviluppo e la costruzione delle prime bombe atomiche della Storia dell’Umanità che furono impiegate dal suo successore Harry Truman sulle città di Hiroshima e Nagasaki.