Giorni di Storia

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Una storia in volo per i cieli del mondo

Una festa del volo e dell’aviazione per celebrare la Pattuglia Acrobatica tra le più amate del mondo. Due giorni di esibizioni, mostre, libri, speciali, approfondimenti giornalistici e televisive, ore di dirette on line, sul web e sui social network, per raccontare sessant’anni di storia delle Frecce Tricolori. Un evento atteso da oltre un anno sulla base aerea di Rivolto, in provincia di Udine, a “casa” del 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, poco distante da Campoformido, culla dell’acrobazia aerea.

Un anniversario, quello della PAN, che ha visto un ospite speciale: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Più di ottomila persone, tra pubblico, addetti ai lavori ed autorità civili e militari, nel completo rispetto delle norme di sicurezza anti-covid hanno assistito alla manifestazione aerea svoltasi sabato 18 e domenica 19 settembre.  La giornata di apertura è stata caratterizzata dalla presenza di numerose autorità istituzionali: oltre al Capo dello Stato, giunto sull’aeroporto friulano a bordo di un Airbus A319CJ scortato da due Eurofighter, hanno voluto portare di persona il proprio speciale augurio alle Frecce Tricolori, la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Stefania Pucciarelli. A fare gli onori di casa il Generale di squadra aerea Alberto Rosso, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare.

 “Non occorrono parole per descrivere questa giornata, bastano le emozioni vissute grazie allo spettacolo straordinario al quale abbiamo assistito. Ma al di là dell’emozione abbiamo visto l’espressione più pura, immediata e concreta della peculiarità del nostro strumento militare, basato su competenze professionali di grandissimo livello e mezzi ad altissima tecnologia, saldamente ancorato a valori e tradizioni” ha detto Lorenzo Guerini a margine della manifestazione. Quello che “si è celebrato è il risultato di 60 anni di storia – ha aggiunto il ministro – da guardare con grande orgoglio e rispetto, nei quali le Frecce Tricolori hanno solcato i cieli dell’Italia e del mondo, ambasciatrici del prestigio, delle tradizioni e delle eccellenze italiane e, prima ancora, delle capacità tecniche e umane di tutta l’Aeronautica Militare”.

Una ricorrenza “ricca di orgoglio per l’Italia”, ha commentato il Generale di squadra aerea Alberto Rosso. “Italiani sono i piloti, italiano è l’addestramento che hanno ricevuto presso le Scuole di volo dell’Aeronautica Militare, italiana è la tecnologia dei velivoli. Le Frecce Tricolori sono la punta dell’iceberg di questa manifestazione aerea ma tante sono le capacità e gli assetti costantemente impegnati al servizio della collettività, a protezione dei nostri cieli e dei cieli dei Paesi che non hanno un proprio sistema di difesa, assetti impegnati anche nei mesi scorsi all’estero, nella complessa operazione di rimpatrio dei profughi afghani, e prima ancora impegnati a supporto della lotta contro il Covid-19”.

Un compleanno speciale per la Pattuglia Acrobatica Nazionale, quindi, ma anche l’occasione per mettere in mostra le peculiarità di numerosi assetti della Forza Armata e le capacità che gli equipaggi ed il personale dei reparti tecnici ed operativi dell’Aeronautica Militare sono in grado di esprimere al servizio del Paese, dal soccorso alla popolazione, alla difesa aerea nazionale, al trasporto, essenziale  nello storico quanto complesso ponte aereo effettuato recentemente per il rimpatrio di migliaia di persone dall’Afghanistan. Tanti i velivoli militari che il pubblico presente, e le migliaia e migliaia di telespettatori che hanno seguito l’evento in diretta su RaiUno e sui canali social AM, hanno potuto ammirare sul cielo della base friulana. Tra questi i gioielli dell’industria aeronautica nazionale Leonardo: gli elicotteri HH-139A e HH-101A e i velivoli T-346A, Eurofighter e C-27J del Reparto Sperimentale di Volo protagonisti delle spettacolari presentazioni tecniche in volo. Non sono mancate poi le linee AMX e Tornado, impegnate in un evento tattico complesso, insieme ai Reparti del Comando Forze per la Mobilità e il Supporto e della 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali, pensato per mostrare al pubblico le diverse capacità operative che l’AM è in grado di esprimere in modo peculiare in ambito Difesa, sia per esigenze di sicurezza nazionale, sia in contesti expeditionary al di fuori dei nostri confini. Protagonisti assoluti, nella circostanza, gli F-35, sia nella versione A che B, che hanno lasciato senza fiato con le loro performance gli spettatori presenti. 

Il secondo giorno è stato dedicato, invece, ai partecipanti al Raduno Piloti ed ex appartenenti al 313° Gruppo Addestramento Acrobatico e delle pattuglie acrobatiche storiche del secondo dopoguerra che lo hanno preceduto, a suggellare il legame indissolubile che lega idealmente tutti coloro che hanno avuto l’onore di rappresentare la Forza Armata ed il Paese in questa veste. Filo conduttore comune per entrambe le giornate la passione ed il forte attaccamento all’Aeronautica Militare e al Tricolore da parte delle migliaia di appassionati ed appartenenti ai Club Frecce Tricolori che in modo ordinato hanno varcato i cancelli della base militare sin dalle prime ore del mattino nei due giorni di air-show.

Scie Tricolori

A chiudere entrambe le giornate il volo delle Frecce Tricolori: 25 minuti vissuti da tutti – compresi i piloti delle altre pattuglie presenti- trattenendo il respiro e senza mai staccare gli occhi e le fotocamere dal cielo, uno spettacolo unico che solo i 10 Pony MB339PAN della Pattuglia Acrobatica Nazionale sono state in grado di offrire. Competenza, professionalità ma anche passione, senso del dovere e disciplina, valori che le Frecce Tricolori – ambasciatrici delle eccellenze italiane – hanno nel proprio DNA, al pari di tutte le altre realtà dell’Aeronautica Militare alle quali la PAN è legata da un filo rosso comune fatto di professionalità, valorizzazione dello spirito di gruppo e del lavoro di squadra. In un momento storico straordinariamente difficile, nei mesi più difficili del lockdown, mentre tutta l’Aeronautica Militare forniva un contributo decisivo per combattere la pandemia, la PAN veniva chiamata ad un compito tanto inatteso quanto prestigioso: sorvolare, nella settimana precedente al 2 giugno 2020, tutte le regioni italiane, abbracciando con oltre 100 chilometri di Tricolore l’intera Nazione in segno di unità, coesione, solidarietà e voglia di ripresa. Un’immagine, quella dell’Abbraccio Tricolore, che è ormai nella nostra memoria collettiva.

Due giorni intensi a cui si sono legati tanti eventi collaterali come la presentazione di  Frecce Tricolori – L’arte del volo Acrobatico, il volume realizzato dall’Aeronautica Militare in collaborazione con Giunti Editore in occasione di questa importante ricorrenza, una delle tappe di avvicinamento al Centenario dell’Aeronautica Militare del 2023. Foto, disegni, storie passate e recenti, manovre acrobatiche, lavoro a terra e tanto altro, per raccontare le Frecce Tricolori in un modo decisamente nuovo ed accattivante. Un libro attraverso il quale sarà possibile scoprire ed apprezzare un mondo fatto di estro, professionalità e passione, descritto, con aneddoti storici anche inediti, foto straordinarie scattate a terra e in volo, e grazie ai “QR Code” presenti nelle pagine del volume, le parole prenderanno forma attraverso dei video esclusivi delle esibizioni della PAN.

“Questo libro vuole essere un invito – ha scritto il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare nella prefazione – la prossima volta che alzerete gli occhi al cielo per ammirare le Frecce, a guardare oltre quel volo per cogliere il lavoro e il servizio giornaliero di tutta una Forza Armata. Solo così si potrà gustare appieno la bellezza e il significato vero e profondo di quel Tricolore nel quale ci riconosciamo per sentirci più forti, fieri e orgogliosi di essere Italiani”.

Con la prefazione di Federico Buffa, ecco un’opera di grande impatto scenografico e profondamente autentica nelle testimonianze in presa diretta, nell’analisi delle incredibili manovre acrobatiche, nella descrizione dei velivoli, nella rievocazione storica di questi impareggiabili 60 anni.

Nell’ambito,  delle celebrazioni per i 95 anni del 2° Stormo ed i 60 anni PAN, la Banda musicale dell’Aeronautica Militare si è esibita presso il Teatro Nuovo Giovanni da Udine. Le due ricorrenze sono state suggellate dalla concessione della cittadinanza onoraria della Città di Codroipo al 2° Stormo ed al 313° Gruppo Addestramento Acrobatico. Nella mattina di sabato 18, prima dell’inizio della manifestazione aerea, alla presenza del Capo di Stato Maggiore AM, si è svolta inoltre la cerimonia di intitolazione del Piazzale Bandiera del 2° Stormo al Generale Mario Squarcina, primo comandante e “padre fondatore” delle Frecce Tricolori.

Numerosi anche gli eventi sul territorio organizzati a margine dell’air show, tra cui due mostre fotografiche presso la città di Udine: una curata dal 2° Stormo, dal titolo L’inizio della meravigliosa avventura – la nascita della acrobazia aerea collettiva, aperta fino al 17 ottobre presso la Galleria Tina Modotti, ed una sulla PAN  dal titolo 60 anni con le Frecce Tricolori curata dall’architetto Alvise Rampini, fino al 10 ottobre nella Chiesa di San Francesco.

Sul finire degli anni ’20 sull’aeroporto di Campoformido (UD), situato a pochi chilometri ad est dalla base di Rivolto, i primi pionieri del volo acrobatico dimostrarono come l’acrobazia aerea costituisse l’essenza stessa della caccia militare ed il suo esercizio fosse in grado di migliorare le prestazioni nel combattimento aereo. E’ così che prende vita una tradizione di acrobazia aerea collettiva che culmina con le formazioni acrobatiche collettive degli anni ’50, individuate a turnazione annuale presso i Reparti Operativi dell’Aeronautica Militare: Lancieri Neri, Diavoli Rossi, Tigri Bianche, Getti Tonanti e Cavallino Rampante.

Proprio da quest’ultima, pattuglia di riserva nel 1960 e successiva titolare nel 1961, viene individuato il nucleo di piloti che sarebbero andati poi a costituire un gruppo che stabilmente si sarebbe occupato di acrobazia aerea collettiva, per rappresentare l’Aeronautica Militare e l’Italia in tutti gli eventi in patria e all’estero.

Il 1° marzo 1961 giungono a Rivolto i primi 6 velivoli F-86E “Sabre” con la livrea della pattuglia del “Cavallino Rampante”, l’emblema dell’Asso Francesco Baracca (simbolo ceduto dalla contessa Paolina, madre di Baracca direttamente a Enzo Ferrari per la casa automobilistica di Maranello).

Al suolo, ad attenderli, il Maggiore Pilota Mario Squarcina, già Leader e Comandante della Pattuglia dei Diavoli Rossi, che sarebbe passato alla storia, da quel giorno, come il 1° Comandante e padre fondatore delle  Frecce Tricolori.

Nasce così sull’aeroporto di Rivolto, dove ancor oggi ha sede, l’Unità Speciale Acrobazia che, a decorrere dal 1° luglio 1961, assumerà  la denominazione ufficiale di 313° Gruppo Addestramento Acrobatico. La 1^ manifestazione aerea delle Frecce Tricolori si tenne il 1° maggio 1961 a Trento Gardolo con i velivoli F-86E “Sabre”  con le insegne del  Cavallino Rampante  che rimasero sugli aerei durante il loro 1° anno di vita. Nel  1962 adottarono una nuova livrea e l’ormai ben noto stemma. Un altro grande cambiamento risale al 1964, anno in cui le Frecce Tricolori iniziano a impiegare il velivolo italiano FIAT G-91PAN, sostituito solo nel 1982 con gli MB-339PAN, velivoli attualmente in dotazione.

Vincenzo Grienti