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L’accoglienza che l’Italia offrì ai Frati Francescani dell’Atonement

P. Paul Wattson

di Davide Bracale
L’origine della Congregazione dei Frati e delle Suore Francescani dell’Atonement si radica a Graymoor, negli Stati Uniti, quando nel 1898 la Società dell’Atonement fu fondata dal Servo di Dio P. Paul Wattson (1863-1940) e da Madre Lurana White (1870-1935). Era una comunità in seno alla Chiesa Episcopaliana, ma il sogno dei due fondatori era l’unità dei cristiani attorno alla Cattedra di San Pietro(1).
Lo spirito che animava i fondatori era quello dell’unità e del francescanesimo. San Francesco, il poverello di Assisi, fu esempio di ispirazione ed il 27 luglio 1900 P. Paul pronunciò i voti religiosi (2).
Dunque, nel 1909, decise di compiere un passo decisivo: chiedere alla Sede Apostolica che la Società dell’Atonement fosse ammessa in piena comunione con la Chiesa di Roma (3).
Da questo momento, molti italiani si schierarono in favore della Società dell’Atonement. In primo luogo, Mons. Diomede Falconio (1842-1917), un francescano riformato di origini abruzzesi, vescovo e delegato apostolico di Stati Uniti e Canada, dal 1899. Egli scrisse nel 1909 al Segretario di Stato di Sua Santità, card. Raphael Merry del Val, circa le intenzioni della Comunità. Il Santo Padre Pio X si compiacque di questa “consolante notizia”(4) ed il 30 ottobre di quell’anno la Società dell’Atonement fu accolta nella Chiesa di Roma e nel terz’ordine francescano. Pio X (1835-1914), al secolo Giuseppe Sarto, era un italiano, che offerse questa solenne e storica concessione ai Frati e alle Suore dell’Atonement. Un pastore che nella sua azione, da canonico, a vescovo di Mantova fino a patriarca di Venezia e, infine, vescovo di Roma pose quale baluardi del suo operato: concordia, amorevole laboriosità e fecondare il bene. Negli anni del suo patriarcato a Venezia, era definito “Patriarca dei poveri”per la vicinanza concreta e ricca di abnegazione verso bisognosi, fedeli e collaboratori, anche nelle più fatali tempeste sociali e politiche (5).

L’impegno di P. Paul Wattson per l’unità dei cristiani si realizzò con l’ideazione dell’ottavario di preghiera per l’unità cristiana, il quale ottenne il benestare di Pio X. Il successore,
Benedetto XV (1854-1922), al secolo Giacomo della Chiesa, ufficializzò l’ottavario nel 1916 e ne estese l’osservanza in tutta la Chiesa Cattolica, nelle date “dal giorno 18 del mese di gennaio, festa della Cattedra Romana di San Pietro, fino al 25 dello stesso mese, nel quale si onora la Conversione di San Paolo” (6). Un altro italiano, così, promuoveva l’operato dei Frati.

Card. Nicola Canali

Essi, in Italia, ebbero altresì il sostegno del prelato di origine reatina Nicola Canali (1874-1961). Mons. Nicola Canali era il segretario di Merry del Val ai tempi dell’ingresso in piena comunione con la Chiesa di Roma della Società dell’Atonement. Nel 1935 fu creato cardinale, continuando a prodigarsi per i Frati e le Suore. Lo stesso P. Paul Wattson sottolineò la gentilezza del cardinale
durante una sua visita a Roma nel 1937(7).

Nel 1946 Canali riuscì ad ottenere che la chiesa di Sant’Onofrio al Gianicolo fosse affidata ai Frati dell’Atonement(8) e nel 1952 fu nominato loro primo cardinale protettore (9). La comunità romana dei Frati dell’Atonement risiede tuttora in Sant’Onofrio.

Infine, il cardinale romano Eugenio Pacelli, eletto papa col nome di Pio XII (1876-1958), emise nel 1951 il decreto di lode per i Francescani dell’Atonement, elevati a Congregazione di diritto pontificio. Nello stesso anno ricevettero il titolo di guardie nobili del sepolcro di Pio X (10), in virtù dello stretto rapporto tra la Congregazione ed il Pontefice.

A seguito della riforma del Concilio Vaticano II, la nobile famiglia italiana dei Doria Pamphilj, alquanto sensibile alle tematiche ecumeniche, decise di offrire la sede di palazzo Pamphilj a piazza Navona ai Frati. Dal 1969, in questa dimora ha ufficialmente sede il Centro Pro Unione, un ministero nel quale quotidianamente, da oltre cinquant’anni, la Congregazione Francescana dell’Atonement ed un’équipe di collaboratori laici lavorano per il dialogo ecumenico, mediante molteplici attività, tra le quali:

1) cura, stampa e distribuzione dei testi della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (già ottavario per l’unità cristiana);
2) gestione e aggiornamento di una biblioteca altamente specializzata;
3) conferenze con i massimi nomi nell’ambito del dialogo ecumenico;
4) pubblicazione di un bollettino semi-annuale;
5) sito web e piattaforme social regolarmente operative.

Tuttavia l’attività del Centro Pro Unione è questo e molto di più. I progetti sostenuti e le energie profuse in Italia, da Frati e collaboratori, sono di carattere pioneristico, pastorale e di risonanza internazionale. Ognora favorendo l’ecumenismo, secondo lo spirito del Servo di Dio P. Paul Wattson, nel solco del magistero della Chiesa e del Concilio Vaticano II, con cardine e fine concreto l’apostolico servizio.

Dunque, è tradizione che gli italiani accolgano e cooperino per la causa dei Frati Francescani dell’Atonement. San Francesco, patrono d’Italia, ne fu ispiratore. Mons. Diomede Falconio uno strenuo promotore. I successori di Pietro, tra i quali San Pio X, Benedetto XV e il Venerabile Pio XII, benignamente li accolsero e sostennero nella Chiesa di Roma. Il card. Nicola Canali fu il loro grande protettore. I principi Doria Pamphilj presero umanamente a cuore il senso dell’Atonement.
In Italia, oggi come allora, molti uomini e donne di buona volontà, in operosità silenziosa, si impiegano a favore di questa Congregazione, per l’edificazione del dialogo, nell’impegno verso la
riconciliazione, sperando attivamente in quella interiore conversione, della quale necessita il vero ecumenismo ed il più vivo cristianesimo.

Il motore di questo ministero è racchiuso nelle parole di San Francesco: “Chi è stimato più grande sia come il più piccolo e il servo degli altri fratelli”(11).

I Frati Francescani dell’Atonement in Italia:
https://www.fratiatonement.org/vocazioni/
https://www.prounione.it/it/attivita/chi-siamo/
https://www.prounione.it/it/

 

Note:
1 Per una più ampia panoramica, cf. J. Scerbo, Un fuoco nella notte. La vita e l’eredità di P. Paolo di Graymoor, Editions du Signe, Strasburgo
2013.
2 Cf. J. Scerbo, Un fuoco nella notte. La vita e l’eredità di P. Paolo di Graymoor, Editions du Signe, Strasburgo 2013, p. 52.
3 Cf. Archivio Segreto Vaticano (=ASV), Arch. Deleg. Stati Uniti, tit. IX New York, pos. 148.
4 ASV, Arch. Deleg. Stati Uniti, tit. IX New York, pos. 148.
5 Cf. S. Cristina, San Pio X. Vita del papa che ha ordinato e riformato la Chiesa, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 1914, pp. 204-237.
6 Benedetto XV, Breve Romanorum Pontificum (25 febbraio 1916).
7 Cf. T. Horgan (ed.), Concise History of the Society of the Atonement, seconda edizione, Franciscan Friars of the Atonement, Garrison (NY)
1977, pp. 163-164.
8 Cf. T. Horgan (ed.), Concise History of the Society of the Atonement, seconda edizione, Franciscan Friars of the Atonement, Garrison (NY)
1977, pp. 184-185. La tomba del card. Nicola Canali è sita nella cappella di San Pio X, nella chiesa di Sant’Onofrio al Gianicolo.
9 Cf. T. Horgan (ed.), Concise History of the Society of the Atonement, seconda edizione, Franciscan Friars of the Atonement, Garrison (NY)
1977, p. 209. Era cardinale protettore delle suore dell’Atonement già dal 1937, cf . Ivi, pp. 163-164.
10 Cf. T. Horgan (ed.), Concise History of the Society of the Atonement, seconda edizione, Franciscan Friars of the Atonement, Garrison (NY)
1977, p. 216.
11 F. D’Assisi, Guardate l’umiltà di Dio. Tutti gli scritti, a cura di Brunetto Salvaraini, Garzanti, Milano 2014, p. 144.