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La storia di Felipe Héctor Paolillo, già ambasciatore uruguayano presso la Santa Sede

Avevamo accennato alla sua eccelsa figura già lo scorso anno, allorquando su questo portale storico pubblicammo l’articolo “Luis Paolillo, l’emigrante tutto fare con la passione per la musica” (vgs. www.giornidistoria.net 17 agosto 2021), dedicato a suo nonno, Luigi, nato a Castellabate (Salerno) nel 1859 e morto a Montevideo nel 1932. Già in quell’occasione avevamo precisato che quella di Felipe Héctor Paolillo (nella foto a sinistra) che molti anni dopo, da affermato Avvocato, sarebbe diventato un celebre Diplomatico Uruguayano ed esperto di Diritto Internazionale, sarebbe stata un’altra storia. Ed è quella che vi proponiamo oggi, con questo modestissimo contributo con il quale vogliamo ribadire, ancora una volta, quanto sia stato importantissimo il ruolo che hanno avuto gli Italiani a favore dei più grandi Paesi dell’America Latina, gli stessi che amorevolmente li avevano accolti, soprattutto quando in Italia le condizioni di vita non erano certo le migliori.

Fra Minas a Montevideo (1931 – 1961).

Quando l’Avv. Felipe Héctor Paolillo si trasferì a Roma – correva l’anno 1996 – per assumere la prestigiosissima carica di Ambasciatore della Repubblica dell’Uruguay presso la Santa Sede, l’Italia e la stessa “Città Eterna” non gli furono del tutto estranee, avendo visitato entrambe nei decenni precedenti e per altre motivazioni, sia professionali che private.

L’ambasciatore uruguayano collaborò all’organizzazione del Grande Giubileo del 2000. Nella foto San Giovanni Paolo II sorvola Tor Vergata, luogo della storica Gmg di Roma

L’Ambasciatore Paolillo avrebbe ricoperto tale carica sino all’estate del 2000, anno del famoso Giubileo voluto da Papa Giovanni Paolo II, che lo ricevette in udienza di congedo l’8 luglio, evento mondiale al quale lo stesso Paolillo aveva lavorato sin dall’anno precedente. Dal luglio 2000  lo troviamo, quindi, al vertice di una luminosa carriera diplomatica, quella di Ambasciatore, Rappresentante permanente dell’Uruguay presso le Nazioni Unite (ove aveva iniziato la stessa carriera, trascorrendovi molti anni della sua vita avventurosa), incarico importantissimo che il noto Diplomatico di origini italiane avrebbe ricoperto sino al 2005, anno in cui passò a svolgere altri incarichi di pari prestigio, come approfondiremo a breve. Ebbene in quei quattro anni vissuti a Roma nessun invito ufficiale gli pervenne dal piccolo Comune di Castellabate, località del Cilento dal quale la sua famiglia era originaria. Nessun tentativo fu fatto affinché il Grande Ambasciatore Uruguayano, già allora famoso in mezzo mondo, visitasse la “Terra dei Padri”, la stessa dalla quale suo nonno Luigi era partito per cercare fortuna proprio in Uruguay. Naturalmente non abbiamo elementi per affermare se l’uomo si sia comunque recato nel Cilento in forma privata, essendo allora presenti ancora a Castellabate alcuni esponenti della storica famiglia. Ebbene i Paolillo – basterà confrontare il già citato articolo – si erano stabiliti sin dal 1873 a Minas, capitale del Dipartimento di Lavalleja, una località di montagna (283 metri s.l.m.) posta a circa 120 chilometri a Nord Est di Montevideo, ove già da qualche tempo era presente una forte comunità di Salernitani. A Minas, ricordammo come Luis Paolillo fosse entrato a far parte, con il grado assimilato di Tenente, della Banda Musicale del locale Corpo di Polizia, della quale divenne ben presto Vice Direttore. Nella stessa Minas il nucleo s’ingrandì ed ebbe molti figli, come era allora tradizione nel vecchio Cilento, ove le famiglie numerose erano la risorsa per mandare avanti le varie attività professionali. Il “Grande Vecchio” si sarebbe spento a Montevideo, ove si era stabilito negli ultimi anni, il 29 dicembre del 1932, ormai settantatreenne, senza dara la gioia di farsi conoscere a fondo anche al piccolo Felipe, il quale era nato a Minas poco più di un anno prima, esattamente l’8 di ottobre del 1931. Felipe Héctor Paolillo Núñez (quest’ultimo era il cognome della madre) visse gran parte della sua gioventù nella sua città natia, ove fu anche un abile musicista, per poi trasferirsi a Montevideo, nella vecchia casa dei nonni, in quella storica Capitale che gli avrebbe consentito si proseguire gli studi, sino a quelli universitari.

Una fulgida carriera al servizio del Paese (1961 – 2008).

Laureatosi in Diritto presso l’Università degli Studi della Repubblica, a Montevideo, Felipe intraprese inizialmente la carriera di Avvocato, professione che avrebbe esercitato sino al 1961, anno nel quale lo troviamo Consigliere Legale presso la “Divisione dei Consiglieri Legali” delle Nazioni Unite, a New York, mandato prestigiosissimo che il professionista avrebbe ricoperto sino al 1964, allorquando fece ritorno in Patria. Dal ’67 al ’74 lo stesso incarico lo avrebbe ricoperto presso il Ministero dell’Industria e Commercio, Dipartimento del Commercio Estero. Dal 1974 al 1983 il Paolillo ricoprì poi l’incarico di Consigliere Legale (poi dal 1982 Consigliere Principale) nell’ambito della 3^ Conferenza delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare, che si tenne fra New York e Ginevra. Sempre in tale ambito, nel 1983 gli sarebbe stato affidato l’incarico di Direttore Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite presso l’Ufficio del Diritto del Mare, rimanendo così a lavorare a New York sino al 1985, anno nel quale l’Avvocato fu prescelto per uno straordinario incarico.

L’Ambasciatore Paolillo fu anche Rappresentante permanente dell’Uruguay presso l’Onu

Egli fu, infatti, nominato Direttore del famoso “Instituto Artigas”, l’Accademia Diplomatica dipendente dal Ministero delle Relazioni Estere presso la quale venivano formati i futuri Diplomatici della Repubblica. Felipe Héctor Paolillo Núñez lasciò Montevideo nel 1987, epoca nella quale fu nominato per la prima volta Rappresentante permanente dell’Uruguay presso le Nazioni Unite, la stessa Organizzazione che nel 1991 lo avrebbe nominato Segretario Esecutivo Aggiunto della Commissione di Compenso del Consiglio di Sicurezza, operando a Ginevra sino al 1994. Tornato a Montevideo in quello stesso anno, il Paolillo fu posto a capo della Direzione degli Organismi Internazionali e dei Consiglieri Legali, in essere presso lo stesso Ministero degli Esteri. Seguirono, poi, gli “anni romani”, dal 1996 al 2000, periodo fantastico per il grande Diplomatico originario di Castellabate, il quale, oltre che a rappresentare il proprio Paese presso il Vaticano assolse anche il non facile incarico di Rappresentante Permanente dell’Uruguay presso la F.A.O., che – come si ricorderà – ha sede anch’essa a Roma. Alla folgorante carriera alla guida di importanti uffici Diplomatici il Paolillo affiancò anche delicatissimi incarichi professionali, sia rimanendo nell’ambito della sua eccezionale preparazione in materia di diritto internazionale, facendo parte di Commissioni d’Arbitrati internazionali, Corti di Giustizia, Comitati Giuridici, e così via, sia in ambito accademico. In quest’ultimo “carniere” troviamo veramente di tutto, dall’incarico di Professore di Diritto e di Storia delle Relazioni Internazionali e dei Trattati, presso l’Università della Repubblica, dal 1964 al 1985, a quello di Professore Associato presso la Scuola di Legge della “New York University”, dal 1977 al 1984, e così via. Impossibile da ricordare tutti, infine, sarebbero i suoi interventi a celebri conferenze in giro per il mondo, così come la sua poliedrica produzione saggistica.
Citiamo, per tutti, i suoi straordinari interventi qui a Roma, rispettivamente nel 1972, nel corso del “Seminario sull’Integrazione Economica in Europa e America Latina”, ovvero al “Simposio Italo-Latinoamericano sulle prospettive del Diritto del mare all’alba del secolo XXI”, che si tenne nel 1998. L’Ambasciatore Felipe Héctor Paolillo Núñez si è spento il 23 ottobre del 2008, a settantasette anni appena compiuti, nella sua amata Montevideo, la città di mare ove suo nonno Luigi era approdato nel lontanissimo 1873. A piangerlo furono in tanti, tutti stretti attorno al nipote Claudio, allora già celebre giornalista indipendente, figlio di Dorbal Luis Paolillo, il figlio amatissimo di Felipe, che purtroppo era morto nel 1975, ad appena 39 anni. E proprio riguardo al mare ci sia consentito un ultimo passaggio, prima di concludere queste pagine. L’Ambasciatore Paolillo, pur non essendo un “uomo di mare”, peraltro nato e vissuto nell’entroterra uruguayano, a 120 chilometri di distanza dalla bellissima Montevideo, fu un perfetto conoscitore di tale ambiente, per il quale divenne uno dei più rinomati ed esperti studiosi al mondo proprio in tema di “Diritto del Mare”. Non è da stupirsi dinanzi a tale caratteristica, soprattutto se consideriamo che nel suo sangue era pur sempre corso quel sangue Cilentano, quel sangue che lo legava alla bellissima Castellabate, la medievale località sorta, nel lontano 1123, per volontà di San Costabile Gentilcore, IV Abate della Santissima Trinità di Cava dè Tirreni, proprio al cospetto di quel Mar Tirreno, lo stesso che tanti emigranti avevano varcato in cerca di fortuna in giro per il mondo, senza mai dimenticarlo evidentemente.

Dott. Gerardo Severino
Storico Militare