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Nazario Sauro, storia di un marinaio da riscoprire

Un uomo, un marinaio, un mito. Una figura, quella di Nazario Sauro, legata alla questione istriana, al bacino adriatico, ma soprattutto alla storia d’Italia. Un testimone del tempo la cui vita viene ripercorsa dall’ammiraglio Romano Sauro, oggi Commissario Straordinario della Lega Navale Italiana, insieme al figlio Francesco Sauro. “Nazario Sauro. Storia di un marinaio” (La Musa Talìa) è un libro che, attraverso documenti e memoria ricostruiscono la complessa personalità di un eroe. E’ il racconto per immagini e testi della storia di un uomo “in anticipo sui tempi e che incarnò la capacità di disegnare il futuro” come si legge nell’introduzione del volume. La pubblicazione apre uno squarcio sulle passioni, le ossessioni e perché no sul perfezionismo e sulla maestria del marinaio Nazario Sauro il cui nome è sinonimo di dedizione, altruismo, rispetto dei valori “per questo oggi è quanto mai importante recepirne il messaggio” sottolinea nella prefazione l’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, già Capo di Stato Maggiore della Marina. Nazario Sauro ha contribuito alla “nobile causa del completamento di quell’Unità Nazionale centrata sulla proclamazione del 17 marzo 1861 e coronata con la fine vittoriosa della Grande Guerra”. Comandante, conduttore, inventore, Nazario Sauro fu un soldato sempre in prima linea capace di grandi atti di solidarietà sociale, ma soprattutto di buonsenso e di responsabilità. Due caratteristiche della personalità di Nazario Sauro che richiamano all’impegno di sentirsi sempre e dovunque parte attività nella quotidianità, in famiglia e nel lavoro. Insomma un Marinaio nella più alta accezione del termine. Basta infatti scorrere le pagine del libro su Nazario Sauro per percepirne i tratti più evidenti e quelli più nascosti.

librocopertinaNato nel 1880 a Capodistria nell’Istria allora austriaca, Nazario Sauro si dedicò sin da giovanissimo al mare e ad attività patriottiche italiane. Allo scoppio della prima guerra mondiale si arruolò volontario nella Regia marina italiana con il grado di tenente di vascello. Catturato dall’Austria nel 1916, venne processato per alto tradimento e impiccato a Pola.
Il volume, scritto dal nipote con suo figlio, narra la sua vicenda umana, politica, militare e ideale. Frutto di ricerca e di documenti, testimonianze e ricordi di casa Sauro, alterna il racconto rigoroso delle vicende con riflessioni, spunti, idee degli autori sul loro antenato e sull’oggi, realizzando così un affresco vivido del marinaio Nazario Sauro.
Nel volume si parla di libertà, ribellione, giustizia, generosità, solidarietà, responsabilità, sogni, passioni. E in più c’è il mare Adriatico. Banco di scuola per Sauro quando salvò un piroscafo dal naufragio; amico e confidente quando lo aiutava a penetrare nei porti nemici; traditore quando s’incagliò sullo scoglio della Galiola.
Ne esce un ritratto dell’eroe capodistriano intenso e commovente, che ne mette in risalto la semplicità d’animo e lo spirito leggendario, in tutto il suo breve ma intenso percorso di vita: la sua passione per il mare, la sua ricerca costante della libertà e della giustizia.

“Scrivere con mio figlio la storia della vita di Nazario Sauro – spiega Romano Sauro – è essenzialmente perché per gli stessi ideali di libertà e di giustizia in cui lui credeva si sono sacrificati tanti giovani. Non credo sia anacronistico parlare oggi di un eroe di cento anni fa; certo il contesto storico è diverso, le stesse modalità sono differenti, è passato tanto tempo da allora e oggi noi viviamo in pace in Europa. Dove però ci saranno Stati che violino i diritti e le richieste di giustizia dei popoli, lì si potranno sempre trovare persone – giovani – pronte a sacrificare anche la propria vita, affinché ciò non accada più e altri ne possano trarre beneficio”.