Giorni di Storia

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70 anni fa il click che fece nascere Internet

L’origine della Rete potrebbe essere ricondotta all’ideazione dell’ipertesto con l’invenzione del Memex, una macchina per il recupero istantaneo di informazioni classificate in modo eterogeneo e ideata da Vannevar Bush nel 1945. L’idea di Bush era di suddividere l’informazione in grandi blocchi di testo, fra loro legati in maniera non lineare di modo che ogni utente avrebbe potuto personalizzare il sistema con le proprie informazioni (M. Sorice in Giornalisti nella rete – Progetto Sigaro, Ente dello Spettacolo, 1999). Ma la nascita di Internet solitamente la si riconduce al periodo della Guerra fredda. Dopo il secondo conflitto mondiale il mondo è suddiviso in due blocchi: da una parte gli Usa e dall’altra l’URSS, potenze nemiche per sistema politico e per ideologie contrapposte. La posta in gioco è la supremazia in Europa e nel mondo. Il 4 ottobre del 1957 l’Unione Sovietica spedisce in orbita lo Sputnik, il primo satellite artificiale della storia.

Un’offesa per gli Stati Uniti che da li a poco tirarono fuori una contromossa che ha il placet del Presidente Eisenhower. In quegli anni, soprattutto dopo aver sperimentato nel corso della Seconda Guerra mondiale l’importanza delle telecomunicazioni, la preoccupazione più ricorrente nell’entourage presidenziale, nei think thank statunitensi, da parte degli spin doctor e nel mondo accademico partiva da una riflessione: l’obiettivo a cui si doveva giungere era quello di comunicare con sicurezza in caso d’attacco nucleare e non con le solite trasmissioni via radio. Così il 15 ottobre viene convocato lo Science Advisory Committee (Comitato di consulenza scientifica) all’interno del quale si stabilisce di nominare uno Science Advisor, con il potere di decidere sullo sviluppo della tecnologia americana, senza subire le pressioni degli organi ufficiali. Il 7 gennaio Eisenhower trova lo scienziato adatto. Si chiama James R. Killian Junior il quale definisce insieme al segretario alla difesa americana i criteri e le basi per la creazione di un’agenzia per lo sviluppo scientifico che portasse all’unione di esercito, marina militare e aviazione, interrompendo vecchie e reciproche concorrenze. Tale progetto è ostacolato dalle alte gerarchie militari, che non intendono sottomettersi ad un’unica unità decisionale; nasce dopo un estenuante braccio di ferro l’ARPA, Advanced Research Project Agency.

L’evoluzione negli anni Sessanta e Settanta

Nel 1967 il direttore di Arpa, Charles Herzfels propone la realizzazione di una rete sperimentale collegata da quattro nodi. Alla fine del 1969, quattro computer vengono connessi tra di loro in quella che è l’inizio del progenitore di Internet, ossia Arpanet. Nuovi computer vengono collegati rapidamente ad Arpanet nel corso degli anni seguenti mentre in parallelo proseguono le ricerche per la realizzazione di un protocollo (Host-to-Host) funzionale ed altri network software.
Nel dicembre del 1970 il Network Working Group (NWG) completa il protocollo iniziale Host-to-Host di Arpanet, chiamato Network Control Protocol (NCP). Dopo che i siti Arpanet sono stati completamente implementati con NCP nel periodo 1971-1972, gli utilizzatori della rete possono finalmente cominciare a sviluppare le applicazioni. Nel 1972 viene introdotta l’electronic mail o e-mail. La posta elettronica contribuirà alla svolta nella storia di Internet.
Nel 1975 l’Arpanet viene trasferito al Darpa, acronimo che sta per Defense Communications Agency, in seguito trasformato in Defense Information Systems Agency.

Gli anni Ottanta e la fine della Guerra fredda

Qualche anno dopo, nel 1980 viene deciso che il protocollo TCP/IP deve diventare di uso militare da parte degli Stati Uniti. Nel 1985 nasce la prima comunità virtuale, Well (Whole Earth Lectronic Link), e nel 1986 i primi newsgroup vengono creati da due studenti dell’Università del Nord Carolina. I newsgroup sono gruppi di discussione elettronica fra diverse persone che condividono interessi in comune. Nel 1988 cominciano le prove di terrorismo sulla Rete, a partire dalla creazione di virus che danneggiano i sistemi. Si arriverà alla fine del 1988 con un dato destinata a crescere per il futuro: la prima infezione colpisce il 10 per cento dei 60mila computer collegati in quegli anni tra di loro. Questo condurrà alla nascita del Cert (Computer Emergency Response Team) con il compito di monitorare e verificare potenziali attacchi da parte di virus informatici.
Nel 1988 nasce anche l’IRC (Internet Relay Chat), la prima chat che consente agli utenti di chiacchierare tra loro in diretta. Gli anni Ottanta, dopo il boom dei servizi offerti dalla Rete, si chiudono con un evento memorabile, che se ne trascina dietro un altro: cade il Muro di Berlino, simbolo della Guerra Fredda fra USA e URSS, e conseguentemente muore anche Arpanet. Nello stesso anno Peter Deutsch e la sua equipe danno vita al software Archie in grado individuare negli archivi elettronici il contenuto dei singoli siti a livello di FTP. In pratica, ad ogni nome di file di tali archivi è associata una serie di informazioni (data di memorizzazione, dimensione, etc.) automaticamente archiviate dal programma.

Anni ’90: la diffusione popolare di Internet

Il mondo va online e world.std.com diventa il primo provider commerciale per l’accesso telefonico ad Internet. Tim Berners Lee del World Wide Web Consortium (W3C) in cooperazione con il CERN di Ginevra, l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare con sede in Svizzera fa nascere il “world wide web” con Robert Cailliau. Gira sul computer NeXT. Berners-Lee viene considerato unanimemente l’inventore del World Wide Web, ‘WWW’ o ‘Web’ come abbreviazione.
Lo sviluppo dei browser significa che non solo chi sta all’interno delle università o dei dipartimenti di ricerca può accedere a documenti su Internet, ma questi documenti possono essere accessibili in tutto il Paese, e anche in tutto il Mondo, da chiunque abbia accesso ad un computer e ad un modem. Le semplici operazioni di un browser Web rendono inoltre possibile l’accesso a documenti sul Web da parte di utenti privi di alcuna conoscenza tecnica.

L’enorme circolazione di notizie sulla rete Internet comincia a rendere problematici i controlli o le censure delle stesse informazioni; nasce dunque nel 1990 la Fondazione EEF (Electronic Frontier Foundation), ad opera di Mitch Kapor; tale fondazione (www.eff.org) si propone come scopo quello di tutelare i “naviganti” in relazione alla libertà di circolazione delle informazioni e alla libertà di accesso a queste stesse.
Inoltre questa fondazione ha difeso in molti processi presunti hacker o programmatori informatici, tacciati dalle autorità statali di pirateria e diffusione illegale di programmi. Nascono in questo periodo altri software per la navigazione protetta: WAIS (Wide Area Information Service) creato da Brewster Kahle, GOPHER creato da Mark McCahill e Paul Lindner e PGP (Pretty Good Privacy) inventato da Philip Zimmerman.
PGP (www.pgpi.com) è il programma più famoso per garantire la sicurezza nello scambio di messaggi tramite la posta elettronica; il meccanismo di tale programma si basa sul possesso di due chiavi di accesso, una strettamente personale, l’altra pubblica e comunicabile a tutti coloro con i quali si vuole corrispondere. Queste due chiavi sono interconnesse fra di loro, per cui per decifrare un messaggio all’inizio si ha bisogno della chiave pubblica ma poi deve subentrare la conoscenza della chiave privata. GOPHER rappresenta invece il primo tentativo di razionalizzare l’architettura delle informazioni; tale strumento si fonda sul principio della struttura gerarchica, rappresentata da un grafico ad albero composto da rami e nodi.
Gopher usa due moduli interconnessi fra loro, il server, col compito di gestire la struttura ad albero, e il client che permette all’utente di esplorare la struttura ad albero e accedere alle risorse richieste. Nel 1991 nasce infine la struttura portante dell’attuale sistema di Internet: Tim Berners Lee sviluppa il WWW, WORLD WIDE WEB.